IMU per gli enti ecclesiastici

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E’ stato prorogato al 1° dicembre 2014 il termine per la presentazione della Dichiarazione IMU per le Parrocchie e gli Enti Ecclesiastici. La Dichiarazione ha effetto anche ai fini della TASI.
Due sono, in particolare, gli aspetti su cui bisogna fare particolare attenzione:

tutte le Parrocchie e gli Enti Ecclesiastici che possiedono a qualsiasi titolo almeno un immobile devono presentare la Dichiarazione indipendentemente dal loro utilizzo;la Dichiarazione deve esse presentata solo ed esclusivamente con modalità telematica. Pertanto, non è possibile consegnare il modello cartaceo al Comune ma è necessario rivolgersi ad un intermediario abilitato (dottore o ragioniere commercialista, CAF, ecc.). La Curia ha stipulato un accordo con il CAF ACLI per la compilazione della dichiarazione e per il suo successivo inoltro telematico. Pertanto, data la complessità della materia (soprattutto per quanto riguarda le esenzioni), si invitano tutte le Parrocchie ad avvalersi di detto CAF al fine anche di avere una omogeneità nelle dichiarazioni e negli indirizzi delle esenzioni (poi anche per risparmiare).

I CAF ACLI presenti sul territorio e che saranno disponibili per le dichiarazioni sono i seguenti:
·       CAF ACLI di UDINE, via Aquileia 22, tel. 0432.505720, fax 07432.1830104, e-mail: udine@acliservice.acli.it
·       CAF ACLI di CODROIPO, via Friuli 5, tel. 0432.904434, fax 0432.904434
·       CAF ACLI di TOLMEZZO, via Lequio 10, tel. 0433.468291, fax. 0433.41176
Prima di accedere al CAF è meglio fissare un appuntamento. In ogni caso si dovrà presentarsi con i dati sopra richiesti. Si ribadisce pertanto la necessità di raccogliere con precisione i dati degli immobili.
 

Soggetti tenuti alla presentazione

Sono tenuti alla presentazione della Dichiarazione IMU-TASI tutte le Parrocchie e gli Enti Ecclesiastici:

per tutti gli immobili in proprietà,terreni e fabbricati (comprese le chiese) anche se non utilizzati o utilizzati da terzi, anche se totalmente o parzialmente esenti da tassazione. Per questo motivo è necessario che il parroco, coadiuvato dai collaboratori, provveda a raccogliere con attenzione tutti i dati catastali necessari, annotando accanto a ciascuna unità immobiliare la sua destinazione d’uso (cioè le attività ivi svolte, o se è data in locazione o in comodato, o se l’uso è promiscuo: parrocchia e altri). Infatti è l’attività esercitata nell’immobile che determina la sua esenzione o l’imponibilità (totale o parziale).per tutti gli immobili su cui la Parrocchia o l’Ente Ecclesiastico è titolare di un diritto reale (usufrutto, abitazione, uso, superficie, ecc.), ovvero ha la concessione di aree demaniali, o utilizza l’immobile in base ad un contratto di leasing o lo utilizza a titolo di enfiteuta.

 

Dichiarazione

Entro il 1° dicembre prossimo va obbligatoriamente presentata una dichiarazione relativa al periodo d’imposta 2012; ugualmente in via obbligatoria va presentata una seconda dichiarazione, relativa al periodo d’imposta 2013, qualora sussistano i presupposti più sotto precisati.
Le dichiarazioni devono riguardare tutti gli immobili posseduti in ciascun Comune. Quindi devono essere presentate telematicamente tante specifiche dichiarazioni quanti sono i Comuni di competenza nei quali sono ubicati gli immobili posseduti dalla Parrocchia o dall’Ente Ecclesiastico.
 

Dichiarazione IMU-TASI 2013 per l’anno d’imposta 2012

Le Parrocchie e gli Enti Ecclesiastici devono presentare la Dichiarazione IMU-TASI 2013, per l’anno d’imposta 2012, prestando attenzione a tutti gli eventi che hanno riguardato gli immobili nell’anno 2012, e pertanto:
–       dichiarare tutti gli immobili (terreni e fabbricati) posseduti al 1° gennaio 2012 anche se inutilizzati o utilizzati da terzi, siano essi imponibili, parzialmente imponibili o totalmente esenti;
–       dichiarare tutte le variazioni intervenute, sia con riferimento alla proprietà o al possesso o alla detenzione (ad esempio vendite, acquisti, permute, costituzione di diritti reali, ecc.), sia con riferimento al mutamento delle attività ivi svolte che hanno comportato nel corso del 2012 il passaggio dalla condizione “esente” a quella “imponibile” o viceversa.
La Dichiarazione IMU-TASI 2013, per l’anno d’imposta 2012, ha effetto anche per gli anni successivi a meno che non si verifichino modifiche della situazione di fatto (ad esempio cambia l’attività svolta nell’unità immobiliare) ovvero nella situazione giuridica (ad esempio viene concesso in locazione un fabbricato prima esente, oppure nei casi di vendita o acquisto, costituzione o estinzione di diritti reali, ecc.).
 

Dichiarazione IMU-TASI 2014 per l’anno d’imposta 2013

La Dichiarazione IMU-TASI 2014, per l’anno d’imposta 2013, deve essere presentata nei seguenti casi:
–       quando sono intervenute variazioni rispetto alla situazione oggetto della dichiarazione relativa al periodo d’imposta 2012, sia con riferimento alla proprietà o al possesso o alla detenzione (ad esempio vendite, acquisti, permute, costituzione di diritti reali, ecc.), sia con riferimento al mutamento delle attività ivi svolte che hanno comportato nel corso del 2013 il passaggio dalla condizione “esente” a quella “imponibile” o viceversa;
–       quando, nell’anno 2013, vi sono state situazioni per cui nella medesima unità immobiliare si sono realizzate sia attività esenti che attività imponibili (cosiddetti “immobili ad uso promiscuo”). Si segnala che solo a partire dall’anno d’imposta 2013 ha rilevanza la condizione di “immobili ad uso promiscuo”, per i quali la tassazione è parziale. In tali casi, qualora nel 2013 si sia proceduto al calcolo IMU in proporzione (attività esenti / attività imponibili), si raccomanda si seguire con particolare attenzione le “istruzioni ministeriali per la compilazione IMU-TASI ENC” (pag. 24 e seguenti).
 
Sanzioni
L’omessa presentazione della Dichiarazione IMU-TASI è sanzionata dal 100% al 200% del tributo dovuto.
 
Per una disanima più approfondita dell’argomento si allegano gli appunti (eventualmente da consegnare anche al professionista scelto) preparati dallo Studio Giordano di Padova (consulente delle Diocesi del Triveneto in materia fiscale).
 
Un ultima raccomandazione: per ogni problema, dubbio o altro riguardante l’esenzione o meno dell’immobile dalla tassazione è meglio rivolgersi all’Ufficio Amministrativo della Curia. Magari, una volta raccolti i dati, passare in Curia e verificarli con l’Ufficio Amministrativo. 
 
 

 

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