Il codice L.E.I. per le transazioni relative agli strumenti finanziari

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Con l’entrata in vigore della direttiva  europea MIFID II (2014/65/UE), a partire dal 3 gennaio 2018 i soggetti giuridici diversi dalle persone fisiche (Legal Entity) dovranno essere in possesso di uno specifico identificativo univoco, (Codice L.E.I., Legal Entity Identifier) per poter operare in strumenti finanziari ammessi alla negoziazione. A titolo esemplificativo: azioni, obbligazioni, ETP, certificates, covered warrant, derivati … Praticamente tutte le Persone Giuridiche che abbiano aperto un conto titoli devono dotarsi del codice L.E.I..

L’obbligo riguarda tutti i soggetti giuridici diversi dalle persone fisiche. Pertanto non rileva essere o meno: imprese, enti non commerciali, enti non profit.

Il Codice L.E.I.:

è univoco,
è composto da 20 caratteri alfanumerici,
deve essere rinnovato ogni anno.

Il costo per l’emissione del Codice è pari ad € 69,00 + IVA. Il costo per il rinnovo annuale del Codice è pari ad € 65,00 + IVA. (costi aggiornati al 2021)

Il Codice L.E.I. può essere richiesto telematicamente a Infocamere (Infocamere Richiesta codice Lei ). Per la richiesta è necessario disporre di una PEC, della Firma Digitale e fornirsi dell’originale del certificato di iscrizione nel Registro Persone Giuridiche che viene rilasciato dalla Prefettura (il certificato va allegato alla richiesta).
Sulla pagina Infocamere Lei, invece, le informazioni sul Codice LEI e i link per il rinnovo ed il trasferimento.

Si tenga presente che il rilascio del Codice non è immediato, soprattutto per il fatto che gli enti ecclesiastici non sono iscritti al Registro Imprese ma nel Registro delle Persone Giuridiche tenuto dalle Prefetture e tale registro assai raramente è informatizzato.

La procedura telematica chiede che l’ente disponga di una PEC e di un dispositivo di firma digitale. Non è chiaro se l’ente ecclesiastico può richiedere il Codice attraverso un delegato (es. il commercialista) indicando la sua PEC.

Per ogni delucidazione si prega di rivolgersi al Direttore dell’Ufficio Amministrativo Diocesano.

 

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